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Cosa cercano i consumatori di prodotti e bevande plant-based nel 2022?

A partire da Marzo 2020, le abitudini di consumo sono cambiate drasticamente. Negli ultimi due anni, infatti, i consumatori hanno iniziato a dare sempre più importanza alla propria salute, al proprio sistema immunitario, al cibo e alle bevande che sono soliti acquistare e consumare. Questa tendenza sta contribuendo a rendere sempre più popolari le diete cosiddette “plant-based”. I prodotti alimentari alternativi a quelli di origine animale, confezionati in brick in cartone asettico, infatti, non solo offrono benefici tangibili per la salute, ma, allo stesso tempo, attirano l’attenzione e l’interesse di tutti coloro che desiderano ridurre il proprio impatto ambientale a tavola, senza rinunciare ad alimenti gustosi e saporiti.

Mettere al primo posto il benessere e la salute fisica: i benefici della dieta plant-based

Le preferenze dei consumatori sono cambiate radicalmente negli ultimi due anni. Le persone prestano molta più attenzione a quello che mangiano e bevono, e a come il cibo e le bevande impattano sui loro livelli di energia e sul loro sistema immunitario[1]. Secondo l’International Food Information Council’s 2022 Food Trends Report, “i consumatori sono proattivamente alla ricerca di alimenti che abbiano effetti positivi sul loro corpo e sul loro sistema immunitario[2].” Il 61% degli individui concentra i propri sforzi sul tentativo di incidere in qualche modo sulla propria salute fisica, come dimostrato da uno studio condotto da Globe Scan su un campione di 27,000 persone distribuite in 27 diversi paesi[3]. Anche per effetto della pandemia, dunque, consumatori prestano sempre maggiore attenzione alla propria salute, e per questo sono alla costante ricerca di modi sempre nuovi per migliorare il proprio senso di benessere, anche a casa. In futuro, prevede l’IFIC, gli americani americani incorporeranno sempre più bevande nella propria alimentazione,”[4]; le famiglie con bambini e ragazzi di età inferiore ai 18 anni saranno, inoltre, le più propense a cercare di ottenere tutti i nutrienti necessari (unica eccezione, il calcio) tramite il consumo di bevande e prodotti alimentari liquidi[5] contenenti vitamina C o supplementi per rafforzare il sistema immunitario, per esempio. Come spiega il direttore di Mintel Trends per APAC, la pandemia ha essenzialmente portato a ridefinire le priorità dei consumatori, spingendoli a “tornare alle origini e gestire la propria alimentare con un occhio al risparmio, alla convenienza e alla sicurezza.”[6]

“Le persone, sostiene l’amministratore delegato di GlobeScan, prestano grande attenzione a condurre uno stile vita sano, all’insegna della salute, che, non a caso, è proprio ciò su cui più si sono concentrati gli sforzi dei consumatori negli ultimi anni.”[7] Non è dunque una sorpresa che eventi di portata globale, che sconvolgono i normali ritmi di vita - sociale e non -, minacciando la salute delle comunità, inneschino grandi cambiamenti nel comportamento degli individui[8]. La pandemia ne è la dimostrazione, tant’è che sembra aver “influito positivamente sulla domanda di vitamine e supplementi, che è cresciuta un po’ ovunque”, con i consumatori alla costante ricerca di modi ed espedienti per “rafforzare il proprio sistema immunitario e aumentare, in generale, il proprio benessere.[9] Inoltre, l’aumento delle preoccupazioni per la salute dei lavoratori ha, come un effetto catena, fortemente accresciuto la domanda di prodotti alimentari e bevande plant-based o che nascono come alternative ad alimenti di origine vaccina. È stato, infatti, dimostrato che i prodotti di origine vegetale contribuiscono ad abbassare la pressione sanguina,[10] e a migliorare la salute del cuore,[11] aiutando nella perdita di peso,[12] tenendo sotto controllo i livelli di colesterolo,[13] e riducendo il rischio di malattie mortali.[14] 

Le bevande plant-based e sostenibili sono qui per restare

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Non solo più attenzione per la salute e il benessere in generale: il Report di Euromonitor sui Top 10 Global Consumer Trends per il 2022, infatti, ha rivelato che il cosiddetto “attivismo verde” e gli stili di vita all’insegna della sostenibilità sono, a tutti gli effetti, qui per rimanere. Complici le crescenti preoccupazioni per l’emergenza climatica[15], , i consumatori continuano ad esercitare la propria influenza tramite le loro personali decisioni d’acquisto, e si aspettano che le aziende agiscano in maniera propositiva al riguardo. Sebbene le bevande e i prodotti alimentari liquidi di origine vaccina abbiano offerto e continuino tuttora ad offrire benefit di tutto riguardo ai consumatori, in generale tendono ad avere “un impatto ambientale maggiore rispetto alle alternative plant-based,”[16] e anche “i prodotti animali meno inquinanti in termini di emissioni solitamente superano l’impatto dei loro sostituiti vegetali.” Da qui, l’interesse dei consumatori per prodotti e bevande sostenibili.[17]; e, quando si tratta di alternative ai latticini e bevande vegetali sostenibili dal punto di vista ambientale, il latte di avena è il migliore

Secondo una ricerca condotta da Poore and Nemecek nel 2018, la produzione di bevande a base di avena comporta un minore consumo di acqua, oltre a generare emissioni di CO2 in quantità esigua e a richiedere meno terreno rispetto altre tipologie di latte vegetale o di origine animale.[18] Ciò ha avuto un effetto “reazione a catena” sulle abitudini dei consumatori, tanto che in paesi come il Regno Unito latte di avena è diventano la bevanda vegetale preferita dagli acquirenti, sottraendo a quello di mandorla il primo posto come bevanda vegetale più venduta nel 2020.[19] Secondo un sondaggio condotto da Mintel, il 32% dei rispondenti ha dichiarato di consumare latte di origine vegetale – ben il 25% in più rispetto al 2020 -, e le percentuali sono ancora più elevate nella fascia d’età che va dai 24 ai 44 anni, con picchi che sfiorano il 44%.[20] Come è emerso dal Food and Health Survey condotto da IFIC nel 2021, il 42% dei consumatori ritiene che le proprie scelte alimentari abbiano un impatto moderato o significativo sull’ambiente, mentre 7 persone su 10 hanno dichiarato che le loro decisioni d’acquisto sono influenzate dal cambiamento climatico.[21] In breve, i produttori di bevande di origine vegetale hanno un'opportunità unica, quella di promuovere un cambiamento positivo in un mondo che sta abbracciando uno stile di vita più sostenibile e plant-based.


Perché il packaging in cartone asettico è l’opzione vincente per gli alimenti e le bevande a base vegetale

Nel 2022, le persone hanno a cuore la sostenibilità, è un dato di fatto. E, a questo riguardo, i consumatori individuano nei brick in cartone asettico la tipologia di imballaggio più sostenibile sullo scaffale.[22] La sostenibilità è uno dei principali fattori trainanti per l’impiego del packaging in cartone asettico per bevande alternative a base vegetale, tanto che la crescita stimata del settore per ogni anno, fino al 2026, sfiora il 10%.[23] Essendo riciclabili e derivati per gran parte da fonti rinnovabili, i brick a lunga durata di IPI sono una scelta responsabile, oltre che un’eccellente tipologia di packaging asettico sostenibile. Composti per circa il 70% di cartone, che può essere certificato FSC, l’innovativa gamma di brick reVIVO made-in-IPI impiega materiale multistrato e tappi realizzati con biopolimeri derivati dalla canna da zucchero, assieme a cannucce di carta completamente riciclabili.
 
Ma tutto ciò non si riduce unicamente a salute, benessere e sostenibilità. Le aziende, infatti, dovrebbero pensare con attenzione a come scelgono di confezionare i propri prodotti di origine vegetale, poiché un consumatore su tre non acquisterebbe una bevanda plant-based se questa dovesse avere un sapore o una consistenza scadenti.[24] Alcuni, infatti, potrebbero essere sorpresi di scoprire che le bevande di origine vegetale sono spesso più sensibili alla temperatura rispetto ai prodotti di origine animale, il che vale in particolar modo nel caso della soia. I brick di IPI sono la soluzione di confezionamento perfetta per prodotti di questo genere, poiché il processo di riempimento e chiusura asettica ne preserva il profilo aromatico delicato, i nutrienti e l’integrità, senza necessità di ricorrere conservanti o all’impiego di una catena del freddo.[25] Inoltre, gli imballaggi di IPI proteggono i prodotti da batteri dannosi mantenendoli gustosi, freschi, sani e genuini - esattamente cosa vogliono i consumatori -. Grazie alla nostra vasta gamma di soluzioni asettiche, IPI può aiutare le aziende a trarre vantaggio dalla crescente popolarità delle bevande plant-based e plant-forward. I nostri brick in cartone, infatti, sono sicuri, affidabili ed efficienti, studiati per proteggerne il gusto e i valori nutrizionali. Le aziende che scelgono i brick multistrato sostenibili di IPI per i propri prodotti sono, dunque, in grado di garantire ai consumatori gusti freschi e genuini.

Secondo le stime, il mercato del packaging asettico crescerà, nei prossimi anni, a un CAGR del 10.89%[26] di pari passo con la domanda per prodotti dairy-alternative convenienti e di qualità. La pandemia è stata, di fatto, un catalizzatore per lo sviluppo e la diffusione delle diete plant-based, e la qualità del soluzioni IPI può aiutare le aziende a distinguersi dalla massa e a tenere il passo con gli ultimi trend di mercato.


[1] Source:IFIC
[2] Source:IFIC
[3] Source:GlobeScan
[4] Source:IFIC
[5] Source:IFIC 2021 Food and Health Survey
[6] Source:Mintel 2021 Global Consumer Trends
[7] Source:GreenQueen
[8] Source:Psychological factors and consumer behavior during the COVID-19 pandemic
[9] Source:Fortune Business Insights
[10] Source:A plant-based diet and hypertension
[11] Source:Journal of the American Heart Association
[12] Source:Physicians Committee for Responsible Medicine
[13] Source:Physicians Committee for Responsible Medicine
[14] Source:National Library of Medicine
[15] Source:Euromonitor’s 2022 Report on Top 10 Global Consumer Trends
[16] Source:Our World in Data
[17] Source:Reducing food’s environmental impacts through producers and consumers
[18] Source:IPI
[19] Source:The Guardian
[20] Source:The Guardian
[21] Source:IFIC
[22] Source:IPI
[23] Source:Facts & Factors
[24] Source:BeverageDaily
[25] Source:IPI
[26] Source:Markets and Markets
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