bio-based polymers

Packaging sostenibile: l’impiego di biopolimeri nei tappi IPI

Oggi più che mai il packaging sostenibile gioca un ruolo importante nel settore del confezionamento. Il 99% della plastica proviene da combustibili fossili[1]. L'impronta di carbonio derivante dalla loro combustione rappresenta il 60% del totale delle emissioni di CO2 nell’ambiente[2]. È per questo che ridurre la dipendenza globale dai combustibili fossili non è semplicemente un imperativo morale, ma l’unica via di uscita dalla crisi climatica. In questo contesto, fornire confezionamenti sostenibili come i tappi a base bio di IPI, è fondamentale.

I tappi a base bio sono l’ultima innovazione nei packaging sostenibili di IPI. Realizzati con polimeri a base biologica, questi tappi hanno un’impronta di carbonio inferiore rispetto alle alternative tradizionali[3]. Sono prodotti infatti a partire dalla canna da zucchero e rilasciano nell’ambiente meno emissioni di CO2 rispetto ai polimeri di origine fossile. Il loro processo di produzione e di smaltimento è più ecologico; non solo richiedono meno emissioni di CO2, ma sono riciclabili al 100%.

Rinnovabili e riciclabili, i tappi a base bio sono una peculiarità dell'offerta di IPI. Per capire la loro importanza, analizziamo le nuove tendenze sulla sostenibilità nel sottore del packaging.

L’importanza di un packaging sostenibile per i consumatori

In merito alla sostenibilità, c’è stato un grande cambiamento negli ultimi anni, e la gente è molto più attenta. Ma non solo: i consumatori prestano sempre maggiore attenzione, e sono disposti a pagare di più per avere un prodotto sostenibile.

Secondo gli studi di Nielsen[4] e McKinsey [5] l’attenzione alla sostenibilità non riguarda più solo una nicchia di mercato ma, al contrario, ad oggi è importante per i consumatori di tutte le età, soprattutto per la generazione Z[6] e per i millennials[7]. I consumatori richiedono l'adozione di pratiche di sostenibilità aziendale[8] anche in termini di uguaglianza economica e responsabilità sociale.

Questo atteggiamento è diventato più forte da parte dei consumatori a seguito delle prime conseguenze portate dal COVID-19. Un sondaggio condotto da McKinsey [9]dimostra infatti che l’importanza della sostenibilità per i consumatori è aumentata a seguito della pandemia; due terzi delle persone intervistate affermano che è diventato ancora più necessario limitare gli impatti sul cambiamento climatico.

Cosa si intende quando si parla di packaging sostenibile?

Qualsiasi soluzione di confezionamento per essere davvero sostenibile deve rispettare tre principi importanti: Rinnovabilità, Riciclabilità, Responsabilità.

Un packaging è rinnovabile se i materiali di cui è composto provengono da fonti rinnovabili. Il packaging in cartone asettico di IPI, ad esempio, è rinnovabile fino al 90%. Precisamente, è composto da circa il 72% da cartone e da bio polimeri prodotti a partire dalla canna da zucchero, che vengono utilizzati sia nella produzione dei tappi che all’interno della struttura multistrato. In aggiunta, IPI ha recentemente lanciato una linea di cannucce in carta e il suo obiettivo di lungo periodo è quello di fornire ai propri clienti un packaging completamente rinnovabile, senza tracce di materiale proveniente da combustibili fossili - una roadmap su cui IPI si è fortemente impegnata e che ha incluso anche l'introduzione dei tappi a base bio realizzati con biopolimeri prodotti dalla canna da zucchero.

La riciclabilità, invece, si riferisce alla possibilità di far sì che i rifiuti possano diventare nuovi materiali e nuovi oggetti. Il packaging di IPI è completamente riciclabile. Separando il cartone contenuto all’interno dei brick asettici dall'alluminio e dal polietilene, alle materie prime viene data una nuova vita, e vengono reintrodotte nel ciclo produttivo: è questa la definizione esatta di economia circolare.

La responsabilità è legata alle scelte. Il packaging in cartone asettico di IPI rappresenta una scelta responsabile a livello sia ambientale che sociale. Dal punto di vista ambientale, i nostri brick asettici riducono le emissioni di CO2 rispetto ad altri tipi di confezionamento. Questo si traduce in un’impronta di carbonio minore. Quando parliamo in particolare dei tappi a base bio, essi hanno un numero inferiore di emissioni di CO2 rispetto ai tappi formati dalla plastica di origine fossile.

Inoltre, IPI è certificata dal Forest Stewardship Council® e dall'Aluminium Stewardship Initiative (ASI) Performance Standard. Come parte del suo costante impegno nel combattere la deforestazione, IPI ha investito nella piantumazione di alberi nel Petén, la zona più a nord del Guatemala, vicino alla Riserva della Biosfera Maya e al famoso sito archeologico Maya di Tikal. Negli ultimi cinque anni, il Petén ha subito la deforestazione più rapida nel mondo[10]. Tutti gli alberi da frutto finanziati da IPI saranno donati alle famiglie di contadini della zona per il loro sostentamento.

Perché i tappi IPI contengono biopolimeri: il concetto di carbonio biogenico

Per quanto riguarda la sostenibilità, IPI è in prima linea nel settore, in quanto è tra le prime aziende a presentare tappi a base bio nelle sue soluzioni di confezionamento in cartone asettico. L'utilizzo di biopolimeri nei tappi è un punto fondamentale della roadmap di sostenibilità di IPI. Grazie ai biopolimeri, le soluzioni IPI non solo producono meno anidride carbonica rispetto alle alternative, ma riducono anche l'anidride carbonica nell'atmosfera grazie al carbonio biogenico.

I biopolimeri di IPI, infatti, sono di origine vegetale e sono prodotti a partire da coltivazioni di canna da zucchero in Brasile, in una zona lontana dalla foresta amazzonica, che viene preservata. I biopolimeri di origine vegetale sono equivalenti in tutto e per tutto alla biomassa vegetale. Per questo motivo, "immagazzinano" anidride carbonica. Attraverso la fotosintesi, la biomassa immagazzina CO2 e rilascia ossigeno. Una volta trasformata in un tappo, la biomassa trattiene l'eventuale anidride carbonica immagazzinata al suo interno, rimuovendola effettivamente dall'atmosfera.

Il rispetto per l’ambiente gioca un ruolo di massima importanza in tutto ciò che fa IPI. L’azienda è tra i primi fornitori ad offrire tappi a base bio e, anche grazie a questo, le soluzioni di confezionamento di IPI sono rinnovabili fino al 90%, responsabili e completamente riciclabili. IPI combatte la deforestazione e sostiene le comunità rurali e indigene attraverso le sue iniziative in Guatemala. Offrire packaging in cartone asettico realizzati con solo materiale rinnovabile, riciclabili al 100% e in grado di supportare l'economia circolare: questo è l'obiettivo di IPI.


[1] Source:Center for International Environmental Law
[2] Source:United Nations Climate Change
[3] Source:IHS Markit
[4] Source:Nielsen
[5] Source:McKinsey
[6] Source:Bloomberg
[7] Source:Inc.com
[8] Source: More about Corporate Sustainability on Investopedia
[9] Source:McKinsey
[10] Source:The Guardian
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